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Allarme collegato con carabinieri o polizia: costo e procedura

Installare un allarme per la casa è senza dubbio il passo più importante per proteggere i propri beni e i propri cari dai malintenzionati, ma c’è un passaggio in più che sempre più persone scelgono di compiere: collegare il proprio allarme con i carabinieri o la polizia.

Un allarme collegato con i carabinieri o con la polizia offre, oltre all’effetto di deterrenza di tutti gli impianti di allarme, anche un contatto tempestivo e, soprattutto, automatico, con le forze dell’ordine nel caso di un’infrazione.

Ma come fare per ottenerlo? E qual è il costo? Vediamolo insieme.

Allarme collegato con carabinieri o polizia: costo

Noto anche come teleallarme, il collegamento di un impianto di allarme domestico o aziendale alle forze dell’ordine è un servizio gratuito, che non prevede dunque alcun costo.

Attenzione, però, perché per ottenerlo occorre rispondere ad alcuni requisiti.

 

Collegare l’allarme con i carabinieri o la polizia: i requisiti

Per prima cosa, bisogna sapere che è possibile collegare il proprio allarme o con il 112 o con il 113, e non con entrambi. Questo per evitare che due corpi diversi siano avvisati dello stesso problema e intervengano contemporaneamente, sprecando uomini e risorse che sarebbero utili altrove.

Poi, occorre essere consapevoli del fatto che per ottenere tale servizio occorre presentare la dichiarazione di conformità redatta dalla azienda installatrice, così come una relazione che descrive i dispositivi di allarme e di sorveglianza presenti, e una dichiarazione sul possesso dei requisiti tecnico professionali sempre da parte dell’installatore.

Come appare chiaro, dunque, l’impianto d’allarme da collegare alle forze dell’ordine non può essere “fai-da-te” o installato da una ditta non in grado di emettere la dichiarazione di conformità.

 

La procedura per il collegamento

Vediamo ora come ottenere un allarme di casa (o aziendale) collegato con polizia o carabinieri:

  1. Scaricare e compilare il modulo apposito dal sito della Polizia o da quello dei Carabinieri.
  2. Indicare sullo stesso modulo almeno due persone di riferimento in caso di attivazione dell’allarme e della conseguente chiamata.

Dal punto di vista dell’intervento tecnico sull’impianto d’allarme, il processo è molto semplice. Occorre semplicemente programmare il combinatore telefonico in modo che contatti le forze dell’ordine al momento dell’attivazione dell’allarme.

Tuttavia, bisogna sempre tenere a mente che l’allarme potrebbe scattare per errore, ad esempio perché ci si dimentica di disattivarlo una volta entrati in casa. Occorre quindi programmare il combinatore perché la chiamata alle forze dell’ordine non parta subito, ma avvenga successivamente ad almeno una o due altre chiamate, in genere indirizzate al padrone di casa e a una persona di fiducia. In questo modo si può, di nuovo, evitare che carabinieri o polizia intervengano quando non è necessario.

 

L’importanza di un installatore esperto e professionale

Il caso del teleallarme è l’ennesima conferma dell’importanza di rivolgersi a un installatore esperto e dotato delle giuste professionalità, capace di implementare, manutenere e gestire il sistema di allarme con la massima garanzia di qualità.

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